venerdì 23 dicembre 2011

Il reattore nucleare in casa: la radioattività degli oggetti quotidiani.

Un rivelatore di fumo a base di
 americio. Il rivelatore in foto,
 (da qui) contiene 37kBq di 
sostanza radioattiva. 
Oltre alle polonio delle sigarette ed al radon del sottosuolo sono vari gli oggetti di uso quotidiano che possono contenere notevoli quantità di materiale radioattivo: un tempo gli orologi con le lancette dipinte di radio fosforescente erano all'ordine del giorno (l'elevatissima mortalità tra le ragazze che li dipingevano leccando il pennello intinto nel radio fece sospettare per la prima volta che la radioattività fosse nociva per la salute).  
Molti di questi sono oggetti insospettabili: ad esempio i rivelatori di fumo contengono americio-241. I raggi alfa (nuclei di elio) emessi dal decadimento dell'americio ionizzano l'aria creando una debole corrente elettrica: in caso di incendio le particelle di fumo assorbono la carica e la conseguente riduzione di corrente fa scattare l'allarme. 

Bigiotteria realizzata in vetro d'uranio
Il vetro di uranio è un'altra sostanza facilmente reperibile: agli inizi del XX secolo era utilizzato per realizzare bigiotteria di vario genere: dalle collane ai bottoni ai braccialetti. L'uranio decade alfa, per cui la maggior parte della radioattività non è rivelabile con il geiger nella foto, che comunque registra un aumento di più di dieci volte sul fondo naturale (1microSv/h, rispetto agli 0.1 microSv/h del Giappone, e i 2 microSv/h presenti in aereo).
Le mantelline usate nelle lampade a gas da campeggio sono ancora più micidiali: per emettere una luce bianca e brillante contengono torio in elevate quantità. Anche questo materiale decade alfa per cui il geiger misura solo una frazione della reale attività, pur raggiungendo il rispettabiel valore di 2microSv/h. 
Le mantelline delle lampade a gas
da campeggio contengono torio
Lampada a gas con
 la mantellina di torio inserita
Tutte queste sostanze non sono considerate pericolose dalla normativa vigente e sono pertanto acquistabili legalmente in rete a pochi euro: possono essere utilizzate per controllare il funzionamento del geiger o per fare esperimenti di attenuazione della radiazione: ad esempio già a pochi centimetri la radioattività si attenua sia per l'assorbimento dell'aria che per il più ampio volume interessato. Come in tutte gli esperimenti è necessaria attenzione e moderazione:  almeno due persone hanno accumulato chilogrammi di queste sostanze nel tentativo di costruire una qualche specie di reattore nucleare: l'americano David Hahn il boy scout radioattivo,  e lo svedese Richard Handl  (qui il suo blog). Ai rischi delle radiazioni si sommano i ben maggiori pericoli della tossicità delle sostanze chimiche, quindi non tentate di ripetere nulla di quanto descritto nei link riportati.

2 commenti:

  1. hai una spiegazione del perche' si usa proprio il Torio nelle mantelline? magari perche' come sostanza radioattiva "amplifica" l'eccitazione del gas?

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  2. Scusa Maurizio... mi ero perso il commento... Sì il torio e le terre rare di cui è impregnata la mantellina emettono poco nell'infrarosso e molto di più nel visibile (rispetto ad un corpo nero), per cui a parità di gas bruciato la luce emessa è maggiore.

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